Un’ode…Banalissima, peraltro. Una di quelle cose che fai agli anniversari della morte, o cose così. E invece no. L’unica originalità di quest’ode (ma chi sono io per fare una Lode?) è che non è in vista di nessun anniversario, niente lacrime da spalmare sul cadavere più o meno putrefatto di nessuno. Solo un paio di pezzi a caso, un tre pezzi live, ascoltati a cazzo, su Youtube.
E poi, uno scrive perché deve, e perché ha bevuto una quantità di birrette di troppo, perché fuori piove e gli amici sono a studiare, ma io sono avanti, diocane, una volta tanto che sono avanti nelle consegne dei miei paper di merda fammi sbronzare, Cristo.
Dicevo, faccio l’ode a Hendrix perché quando non lo senti – dico, quando non lo stai ascoltando – dici sempre “Eh, fenomeno!”, quasi come a segnalare che tu sì che ne sai di musica, quasi fosse un segno distintivo di quelli che qualcosa, di musica, ne sanno, nonostante tutto, nonostante i gemelli diversi e i Monkey Mono (“Gabo santo subito”). Per dire.
Poi, però, ad un certo punto, lo senti. E lo senti quasi sempre per caso, quando ti viene la voglia di anni ’70 (“pfui!”), di cannoni e scopate facili, quando senti che il cervellino ha bisogno di alienarsi – pooovero cervellino! – dall’insulsa marmaglia che ti circonda continuamente sulla stampa ed altro. E allora, quando hai finito lo sperma da sbattere nel cesso pensando alla tettona del grande fratello, ti viene in mente Hendrix, un Hendrix su Youtube non farà mai male.
E la botta.
Una botta tanto indescrivibile per uno che suona, che se non suoni un cazzo non puoi capire. È come quando ti rendi conto in ritardo che sei venuto tanto eri arrapato, vedi questo scimmione grande e grosso, con la chitarra della Chicco, che invece è una Stratocaster a grandezza umana (ma non umana per quello lì che era alto sette metri e venti). Ti vedi questo stronzo che fa lo scemo, se la gode. E lo ripeto. SE LA GODE. Se la gode a suonare, e pensi che sì, tu a suonare te la godi, ma non come lui, perché lui suona troppo, non troppo bene, ma troppo. È lì , e capisce esattamente quello che suona, lo capisce in una maniera che non ti è congeniale, perché TU sei uno stronzo e lui è. E mica cazzi. Uno stupratore di pentatoniche, che ti mette l’alterazione (ma parliamo ancora di alterazioni? Manco fossimo davvero coscienti di quello che diciamo? Ma per favore.) ti mette l’alterazione a caso, ma a caso un cazzo, perché è fottutamente OPPORTUNA. È schifosamente opportuno, lo vedi che suggerisce a Mitch – pace all’anima sua – di cambiare tempo, c’è Billy Cox che fa “ma che cazzo gli dici?” e il negrone che gli dice di cambiare tempo quando il bianco alla batteria cambia. Fottuti mostri, a caso, buttati su un palco a divertire un pubblico che, forse forse, per un quarto ha capito la superiorità (e ora uso un termine forte, preparati, oh borghese!) biologica di chi ha visto suonare.
Domani arriva Hendrix morto putrefatto. Suona alla porta dello scantinato nel quale vivo e mi fa “no, guarda bello, ti voglio tanto bene, ma suoni troppo di merda, ho scoperto che hai anche suonato Little wing, con della gente che ti vedeva, è vero?” Io: “Sì, signore, è vero”. Lui: “Ragazzi, fucilatelo” e arrivano Mitch Mitchels e Noel Redding che mi mettono cortesemente davanti al muro del garage davanti a casa (“chissà chi la sente la vicina se sa che le ho sporcato il muro del garage”), prendono un Mauser della rivoluzione mexicana e mi crivellano. Altro che Moro. Neanche un ultimo desiderio, che stronzi.
Dio quanto è piccola quella chitarra, quante cazzo di note. Lo studi dicendo, guarda che lo faccio, studi la mano sinistra, eh ma si muove troppo, il figlio di troia. Lo cerchi mentre fa l’assolo, cerchi la mano, ma è troppo grossa, pare faccia un barré tutto il tempo, e invece lo senti suonare note singole o quasi, e allora torni sulla sinistra, e allora il regista-merda cambia inquadratura, perché è come gli zarri che conoscevo in Romagna, che quando imparavano una mossa non la dicevano a nessuno e mettevano il tovagliolo sulle mani per non far capire come (“Aaaargh! Che overdrive!”) ome facevano a far fare le mosse ai pupazzi di merda di Mortal Kombat o Street Fighet 8, o quello che cazzo era.
Eccolo, usa ancora la leva del tremolo. “Sbramm, sbramm, sbramm”. E poi accorda. In Mi.
Fanculo.
E poi, uno scrive perché deve, e perché ha bevuto una quantità di birrette di troppo, perché fuori piove e gli amici sono a studiare, ma io sono avanti, diocane, una volta tanto che sono avanti nelle consegne dei miei paper di merda fammi sbronzare, Cristo.
Dicevo, faccio l’ode a Hendrix perché quando non lo senti – dico, quando non lo stai ascoltando – dici sempre “Eh, fenomeno!”, quasi come a segnalare che tu sì che ne sai di musica, quasi fosse un segno distintivo di quelli che qualcosa, di musica, ne sanno, nonostante tutto, nonostante i gemelli diversi e i Monkey Mono (“Gabo santo subito”). Per dire.
Poi, però, ad un certo punto, lo senti. E lo senti quasi sempre per caso, quando ti viene la voglia di anni ’70 (“pfui!”), di cannoni e scopate facili, quando senti che il cervellino ha bisogno di alienarsi – pooovero cervellino! – dall’insulsa marmaglia che ti circonda continuamente sulla stampa ed altro. E allora, quando hai finito lo sperma da sbattere nel cesso pensando alla tettona del grande fratello, ti viene in mente Hendrix, un Hendrix su Youtube non farà mai male.
E la botta.
Una botta tanto indescrivibile per uno che suona, che se non suoni un cazzo non puoi capire. È come quando ti rendi conto in ritardo che sei venuto tanto eri arrapato, vedi questo scimmione grande e grosso, con la chitarra della Chicco, che invece è una Stratocaster a grandezza umana (ma non umana per quello lì che era alto sette metri e venti). Ti vedi questo stronzo che fa lo scemo, se la gode. E lo ripeto. SE LA GODE. Se la gode a suonare, e pensi che sì, tu a suonare te la godi, ma non come lui, perché lui suona troppo, non troppo bene, ma troppo. È lì , e capisce esattamente quello che suona, lo capisce in una maniera che non ti è congeniale, perché TU sei uno stronzo e lui è. E mica cazzi. Uno stupratore di pentatoniche, che ti mette l’alterazione (ma parliamo ancora di alterazioni? Manco fossimo davvero coscienti di quello che diciamo? Ma per favore.) ti mette l’alterazione a caso, ma a caso un cazzo, perché è fottutamente OPPORTUNA. È schifosamente opportuno, lo vedi che suggerisce a Mitch – pace all’anima sua – di cambiare tempo, c’è Billy Cox che fa “ma che cazzo gli dici?” e il negrone che gli dice di cambiare tempo quando il bianco alla batteria cambia. Fottuti mostri, a caso, buttati su un palco a divertire un pubblico che, forse forse, per un quarto ha capito la superiorità (e ora uso un termine forte, preparati, oh borghese!) biologica di chi ha visto suonare.
Domani arriva Hendrix morto putrefatto. Suona alla porta dello scantinato nel quale vivo e mi fa “no, guarda bello, ti voglio tanto bene, ma suoni troppo di merda, ho scoperto che hai anche suonato Little wing, con della gente che ti vedeva, è vero?” Io: “Sì, signore, è vero”. Lui: “Ragazzi, fucilatelo” e arrivano Mitch Mitchels e Noel Redding che mi mettono cortesemente davanti al muro del garage davanti a casa (“chissà chi la sente la vicina se sa che le ho sporcato il muro del garage”), prendono un Mauser della rivoluzione mexicana e mi crivellano. Altro che Moro. Neanche un ultimo desiderio, che stronzi.
Dio quanto è piccola quella chitarra, quante cazzo di note. Lo studi dicendo, guarda che lo faccio, studi la mano sinistra, eh ma si muove troppo, il figlio di troia. Lo cerchi mentre fa l’assolo, cerchi la mano, ma è troppo grossa, pare faccia un barré tutto il tempo, e invece lo senti suonare note singole o quasi, e allora torni sulla sinistra, e allora il regista-merda cambia inquadratura, perché è come gli zarri che conoscevo in Romagna, che quando imparavano una mossa non la dicevano a nessuno e mettevano il tovagliolo sulle mani per non far capire come (“Aaaargh! Che overdrive!”) ome facevano a far fare le mosse ai pupazzi di merda di Mortal Kombat o Street Fighet 8, o quello che cazzo era.
Eccolo, usa ancora la leva del tremolo. “Sbramm, sbramm, sbramm”. E poi accorda. In Mi.
Fanculo.
a M&M's che tanto mi ha insegnato sul budinoso mondo dei blog. voto 7+
RispondiEliminaE non pensare che col tag "peli di culo di scimmia" attiri qualche maniaco di animal porn. E' tutto inutile! Ci ho già provato eheh
ragazzo, ti vedo un po' fiacco. Sarà l'amore? Bellino, ma non sei più er giagguaro di una volta. Su, mettici più impegno! ;-)
RispondiEliminaVogliamo il Mancio di una volta!
Allora, adoro le migliorie grafiche di questo blog.
RispondiEliminaPerò non riesco a switchare dalla versione per ipovedenti a quella per semplici miopi.
E poi, dai, la foto di un rapper famoso nel frame di destra... Mi sa molto di pressioni dalla corrente gangsta del blog.
c'è il rapper ma c'è anche la sedia elettrica di andy (non quello dei bluvertigo) poco sotto. 2 immagini attuali e alla moda per mettere in risalto i collaboratori, che come avrai notato sono tra le 2 foto.
RispondiEliminaHo ridotto il carattere. Come saprai sono entrato nel club dei cecati nerd pur io da poco! e poi ho un minuscolo mac 13 pollici! eheh
e poi ora tutti i colori sono impostati per far pendent con la foto del rapper, che sbatti cambiare tutto! :-D
RispondiEliminaScusa Impo ma che è questo impostore che ha pubblicato un post nel tuo blog? O è forse un blog collettivo? Non mi piace così, ne devi avere uni tutto tuo!
RispondiEliminaE' un blog collettivo dove io sono il direttore/fondatore. No no a me piace così. Scambio di idee!
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